domenica 20 febbraio 2011

Vergogna!

Prima era un leader amico, accolto con sfarzi e onori. Oggi è un nemico da combattere. Con lui abbiamo firmato un accordo che ha permesso il respingimento di migliaia di profughi, anche donne incinte e bambini, condannati alla prigione e alla morte. Ora, di fronte ai nuovi sbarchi, ai naufragi e ai nuovi lutti, per alcuni politici il problema principale è quello di bloccare i flussi. Ma se su quelle navi ci fossero i loro figli la penserebbero ugualmente così?
Questa poesia l'ho scritta un paio di anni fa ma è sempre, purtroppo, attuale. Si trova nel mio libro: "Quanto manca al futuro?" acquistabile in formato cartaceo o come ebook anche da questo blog.






Condannati a morte.
Risate
dei ministri e dei banditi.
Ma adesso cambia canale
che è ora di pranzo.

Condannati a morte.
Cosa ridi?
Non devo esagerare?
Domani faranno tutti la comunione
e anche Dio è diventato miope.



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